Il Caffè del mercoledì-Evento del 10 marzo 2021 fondazione Luigi Einaudi insieme ad U.C.P.I. -Presentazione del libro “Il sistema” di Luca Palamara con l’Avv. Giandomenico Caiazza
Si è tenuto mercoledì 10 marzo 2021, sulla piattaforma Zoom, l’incontro periodico denominato “Il Caffè del mercoledì”, iniziativa della Fondazione Luigi Einaudi volta a promuovere eventi ed incontri giuridico culturali tra gli addetti ai lavori, e che ha visto come protagonista Luca Palamara e la presentazione del suo libro intervista dal titolo “Il sistema”, che, dopo un interessante excursus storico, descrive i delicati intrecci tra la Magistratura e i vari centri di potere. Le complesse tematiche sollevate dal libro, composto dall’ex Consigliere CSM nonché più giovane Presidente dell’ANM (in carica dal 2008 al 2012), in collaborazione con il giornalista Alessandro Sallusti, sono state talmente degne di nota e di interesse, da impegnare per alcune ore sia il prestigioso parterre di ospiti (ricordiamo il Nostro Presidente della Camera Penale di Isernia, Prof. Avv.Francesco La Cava, vari rappresentanti dei vertici dell’U.C.P.I. tra i quali, oltre al Presidente Avv. Giandomenico Caiazza, il Responsabile Coordinatore dell’Organismo di Controllo ODC dell’U.C.P.I. Avv. Vito Melpignano,) che i numerosi partecipanti (quasi 200) in un dibattito che è andato ben oltre un semplice Colloquio, assumendo, al contrario, i connotati di un Evento, impegnativo e ben strutturato. In particolare il Presidente dell’U.C.P.I. Avv. Giandomenico Caiazza, ha condotto l’intero evento, incentrando l’attenzione sul principio dell’obbligatorietà dell’azione penale, principio intangibile solo in teoria, ma che, nella realtà, è costretto a subire ogni giorno compressioni e flessioni in nome di più urgenti criteri di priorità, declinando l’azione da dovuta a discrezionale ed inevitabilmente, e per ciò stesso, connotandola politicamente. Non sono mancati, inoltre, importanti e sottili distinguo, avanzati sia dal Dott. Luca Palamara che dal Presidente Caiazza sulla genesi ed il significato originario dell’art. 68 Cost. in ordine a quell’’immunità parlamentare, la quale, abolita nel periodo di Tangentopoli, fu voluta originariamente dai nostri Padri Costituenti al fine di preservare il labile confine tra i poteri dello Stato, tra organi politici e magistratura, e per tutelare l’indipendenza e le garanzie di tutti i cittadini attraverso la separazione dei poteri. Non sono inoltre mancati riferimenti alla proposta di legge popolare, che vede tra i suoi promotori proprio l’Unione delle Camere Penali, tesa alla separazione delle carriere giudiziarie.
Immancabili i riferimenti al più recente passato, ossia al periodo di Tangentopoli, che ha contribuito a mettere in luce, accanto alle storture del sistema su cui la Magistratura ha il dovere di indagare, la stagione dei facili giustizialismi che si sono tradotti in discutibili compressioni di quelle garanzie, che, seppur affidate inequivocabilmente al testo di legge, sono destinate, tuttavia, a subire ogni giorno indebite forzature da parte di interpretazioni ed interventi giurisprudenziali, soprattutto in ambiti delicati quali le misure cautelari e le intercettazioni.
Degno di nota, e non da ultimo, l’intervento del Presidente della Camera Penale di Isernia, Prof. Avv. Francesco La Cava, che opportunamente, ha messo in luce le contraddizioni del sistema giudiziario, che affida larga parte dei processi a citazione diretta(oltre il 60%) a giudici onorari malpagati, laddove l’accusa è sostenuta anch’essa da vice procuratori onorari, in posizione visibilmente sbilanciata, anche dal punto di vista del trattamento economico, e a parità di carico di lavoro, rispetto alla Magistratura togata.
AVV. LAURA CALVANESE
Consigliere delegata alla formazione